L’estate è sinonimo di piscina, come se ne vedono tante negli agriturismi e ristoranti umbri. Ormai un complemento quasi indispensabile nell’offerta ai clienti. Purtroppo il piacere di una giornata a mollo non è esente da rischi ed esistono precise direttive da rispettare per renderla sicura e spensierata agli utenti e ai gestori, ed è di questo che andremo a trattare nel nostro post. In particolare ci concentreremo su quegli aspetti che riguardano l’applicazione in Umbria, meta elettiva di svago di tanti turisti in cui abbondano strutture ricettive e annesse piscine.

La normativa che regola la presenza di eventuali bagnini e le altre misure di sicurezza e igienico-sanitarie cui devono attenersi queste strutture si basa su una legge della Regione Umbria, la n.11 del 9 aprile 2015 al Capo III “Disciplina In Materia Di Requisiti Igienico-sanitari Delle Piscine Ad Uso Natatorio”. Le disposizioni elencate vanno a toccare piscine di ogni tipo, da quelle ricreative a quelle sportive, formative o per uso terapeutico, da quelle annesse ad altre attività a quelle autonome. La legge copre oltre alla vasca anche tutti gli annessi, ovvero servizi, impianti tecnici, pubblico e attività accessorie assegnando alle A.U.S.L. territorialmente competenti (nel nostro caso Az. U.S.L. Umbria 1 e 2) l’emanazione di pareri igienico sanitari a cominciare da quello sull’apertura, ristrutturazione e ampliamento dell’impianto. Le piscine a loro volta sono suddivise in categorie e classi a seconda della destinazione d’uso, caratteristiche ambientali e strutturali, nonché appunto l’utilizzo, quelle di superficie più ridotta, minor profondità e in generale che presentano minori rischi ottengono alcune esenzioni dagli obblighi, in primis dalla presenza di bagnini. Gli obblighi comprendono vari aspetti dettagliati nel corpo del testo della legge in oggetto, a sommi capi riguardano:

  • Presenza di un responsabile dell’impianto, che potrà essere il titolare dello stesso o una persona da lui designata. Tale soggetto dovrà garantire: il buon funzionamento  gestionale, tecnologico e organizzativo. Rispetto dei requisiti igienico-sanitari e ambientali previsti dall’accordo Stato-Regioni 16 gennaio 2003. Esecuzione procedure di autocontrollo.Pulizia quotidiana. A sua volta dovrà individuare assistente bagnanti (obbligo derogabile qualora i requisiti lo permettano) e addetto impianti tecnologici;
  • Requisiti strutturali per il trattamento dell’acqua in proporzione a quella presente nell’impianto. Attività natatoria svolgibile in sicurezza e a norma. Pulizie regolari dell’intera struttura (non solo la vasca). Accessibilità e sicurezza degli impianti. Fruibilità da parte dei portatori di handicap come da normativa vigente.
  • Documentazione che deve essere posta a disposizione della Azienda USL competente cui spettano i controlli esterni (quelli interni spettano alla figura del responsabile della piscina).
  • Corsi di formazione e aggiornamento per responsabile della piscina, addetto bagnanti e addetto impianti tecnologici a cura della Regione Umbria. Detti corsi non sostituiscono quelli specifici di qualificazione professionale riconosciuti dalla normativa nazionale.
  • Sistema organizzato di primo soccorso di facile accesso e per le categorie/classi che lo prevedano un locale adibito esclusivamente a primo soccorso.
  • Presenza di un regolamento interno che disciplini comportamento degli utenti, numero massimo di frequentatori e di bagnanti.
  • Rispetto dei requisiti igienico-sanitari e ambientali.

In caso di inottemperanza alle prescrizioni si applicano le sanzioni amministrative di cui all’articolo 204 della legge menzionata ad inizio del post.

Obiettivo Sicurezza Lavoro si rende disponibile per assistervi nel corretto disbrigo di tali obblighi. Chiamateci al numero 3407920095 oppure scriveteci all’indirizzo email info@obiettivosicurezzalavoro.com .

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